Biblioteca Scarabelli - Palazzo Moncada - Museo Diocesano - Castello di Pietrarossa - Monumento al Redentore
La biblioteca comunale "Luciano Scarabelli", o più semplicemente biblioteca Scarabelli, è la storica biblioteca di Caltanissetta fondata nel 1862 e ospitata nei locali dell'ex collegio dei Gesuiti.
La biblioteca comunale vanta un importante patrimonio comprendente 142.166 volumi, riviste e 281 manoscritti (anno 2013). Possiede inoltre una collezione sopravvissuta di opere storiche costituenti il fondo antico, tra cui 11 incunaboli di argomenti filosofici e religiosi del 1476-1496, 2 pergamene e più di mille preziose cinquecentine.
(Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_Scarabelli )
Psalterium nocturnum del XVII secolo
Nella biblioteca è conservato il preziosissimo Psalterium nocturnum, del XVII secolo, manoscritto miniato, proveniente dal convento dei Cappuccini.( Il Psalterium diurnum fu rubato dalla stessa biblioteca nel 2010).
Scritto e realizzato in pergamena da frati del convento nisseno; consta di 188 fogli scritti in fronte e retro, numerato in folio, possiede 8 grandi miniature a capolettera raffiguranti soggetti floreali e sacri. Le lettere con cui cominciano i versetti sono di formato maggiore rispetto al corpo del testo e sono di colore rosso o azzurro. Le copertine del testo sono in legno rivestite di pelle, sul retro sono presenti delle borchie e piedi in metallo per facilitare l'uso del testo.
Di dimensioni e peso notevoli, insieme al gemello scomparso, era utilizzato, posto su un leggio, nella recita delle preghiere quotidiane (notturne).
Il testo, nel 2011-2012 è stato sottoposto ad un accurato restauro, da parte di restauratori della Biblioteca centrale regionale di Palermo.
(Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Psalterium_nocturnum )
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Palazzo Moncada-Museo Tripisciano
Palazzo Moncada
Fu edificato nella prima metà del XVII secolo dal principe Luigi Guglielmo I Moncada e doveva essere uno dei più importanti palazzi signorili della Sicilia, come testimoniano l'imponenza dell'edificio e i pregiati fregi (antropomorfi e zoomorfi) dei balconi. Tuttavia, la sua costruzione non venne portata a termine, in quanto Guglielmo ricevette la nomina a Viceré di Valencia e si trasferì in Spagna. Nel 1915 vi fu realizzata un'ampia sala con galleria adibita alla rappresentazione di spettacoli teatrali, e in seguito fu realizzata una sala cinematografica all'interno del cortile, che venne chiamata prima Cineteatro Trieste, nome poi mutato in Cineteatro Bauffremont e poi dal 2009 in Multisala Moncada.
Dal 2010 alcune sale sono adibite a galleria d'arte, con due mostre permanenti: una dedicata ai Moncada, gli antichi signori di Caltanissetta, e l'altra dedicata allo scultore nisseno Michele Tripisciano.
(Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Caltanissetta)
Museo Tripisciano
Il Museo Tripisciano o mostra permanente delle opere di Michele Tripisciano è sita in Largo Paolo Barile, ed è ospitata in quattro sale dello storico Palazzo Moncada o Bauffremont della prima metà del XVII secolo.
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Questa mostra permanente ospita tutti i gessi donati dall'artista nisseno Michele Tripisciano, in punto di morte alla sua città natale. Tra essi sono esposte anche alcune opere in marmo e alcuni bronzi, per un totale di 71 opere pari a circa la metà dell'intera produzione dell'artista.
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Le quattro sale espositive sono:
Sala del Belli dove sono raggruppati i bozzetti preparatori per la statua in marmo del Belli a Roma.
Sala dell'Angelo dove è esposto l'imponente gesso dell'Angelo con la croce, insieme ad altre opere a carattere religioso.
Sala dell'Orfeo dove su un piedistallo viene mostrato nella sua bellezza il marmo dell'Orfeo, insieme ad altre opere a carattere non religioso.
Sala degli oratori dove sono esposti gli imponenti gessi dei due oratori Paolo e e Ortensio, le cui statue in marmo si trovano a Roma nel Palazzo di Giustizia; questi insieme ad altri busti in gesso.
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L'artista Michele Tripisciano (1860-1913) nato a Caltanissetta si trasferì a Roma nel 1873. Fu un testimone ed interprete di una cultura artistica che trova nel rispetto della classicità la sua connotazione principale. La sua produzione artistica si caratterizza per la creazione di importanti commesse di opere pubbliche commemorative in varie parti di Italia, infatti tutta la sua produzione è grandemente celebrativa.
Dotato di una tecnica superiore era molto capace con la creta, con il gesso, con il marmo e con il bronzo. Egli aderì ai moduli formali di un classicismo ideale, con una cura per la una compostezza formale dei soggetti rappresentati e per il sempre attento rapporto per il pieno e il vuoto. Rientrando a pieno titolo per questo in un conformismo accademico orientato ad un neoclassicismo ideale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Tripisciano)
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Museo diocesano
Sito in viale Regina Margherita, presso il Vescovado, ospita diverse collezioni, provenienti da molte chiese del territorio che offrono un'ottima testimonianza del fermento culturale degli artisti locali fra Seicento e Settecento. All'interno sono custoditi numerosi dipinti, vasi d'argento, paramenti sacri, arredi e preziosi codici miniati.
(Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Caltanissetta#Musei)
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l castello di Pietrarossa è una fortezza probabilmente di epoca medievale situato a Caltanissetta. Nonostante l'origine del nome sia controversa (potrebbe indicare il colore dei mattoni che un tempo rivestivano le sue torri e di cui oggi rimane solo qualche traccia), rappresenta uno dei più antichi edifici della città.
Origine del castello
L'origine del castello è tuttora oggetto di dibattito: è difficile ricostruire la storia pre-normanna della fortezza per l'assenza di documentazioni e, ancora oggi e nonostante gli studi, le uniche notizie certe sul castello riguardano il periodo successivo all'insediamento di Ruggero I d'Altavilla.
La versione più accreditata vuole che il castello fu edificato dai bizantini tra il 750 e l'800, (vedi Luigi Santagati in Archivio nisseno n. 4 del 2009, p 138) ma esistono anche altre ipotesi: origine saracena; origine pregreca (per via di alcune le lettere graffite trovate su alcuni baluardi ritenuti simboli dell'alfabeto sicano, in realtà segni di lapicidi del XIII secolo); origine romana (sarebbe nato da "avanzi di fabbriche Romane"); origine gotica; origine greca (la rocca sarebbe stata edificata dai siracusani ed infruttuosamente attaccata dagli ateniesi).
Epoca angioina
Il castello fu teatro di vari avvenimenti sotto il dominio angioino, in particolare della resistenza da parte di Nicolò Maletta contro le armate angioine condotte da Guglielmo d'Estendard, finché, tradito dai suoi, fu costretto a cedere il castello al francese, finendo poi impiccato.
Epoca aragonese
Il periodo di maggior prestigio, il castello lo visse sotto il dominio degli Aragonesi: infatti, fu scelto come sede dei tre Parlamenti generali di Sicilia, negli anni 1295, 1361 e 1378.
Veduta di Caltanissetta dal castello di Pietrarossa negli anni Venti
Il Quattrocento, il Cinquecento
Nel 1407, il castello passò in proprietà alla famiglia Moncada, nella persona di Matteo, ed iniziò il suo periodo di decadenza in quanto, adibito ormai alle sole funzioni militari, fu ritenuto inadatto come residenza nobiliare. Sul finire del XV secolo i sotterranei del castello vennero addirittura adibiti a carceri.
Nella notte del 27 febbraio 1567, a causa dell'inconsistenza della roccia su cui era stata costruita, gran parte dell'inespugnabile fortezza crollò. Rimasero in piedi solo alcuni terrapieni, due torrioni ed una sottile torretta di guardia che crollo nei primi anni del XX secolo.
Nel 1591 vennero iniziati dei lavori di manutenzione, ma questi finirono per trasformare il castello in una cava di pietra da costruzione.
In seguito a questo progressivo smantellamento, nel 1600 fu trovato il cadavere di Adelasia, nipote di Ruggero I d'Altavilla, cinta da una corona di rame che ne indicava il nome e la progenie.
(Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Pietrarossa )
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Il monumento al Redentore (u' Ridinturi in siciliano) è un monumento in pietra e bronzo sito sulla vetta del monte San Giuliano, a Caltanissetta. È una delle venti statue del Redentore per il Giubileo del 1900.
Il monumento fu eretto nel 1900 insieme ad altri monumenti simili sparsi in tutta Italia. Papa Leone XIII nel 1896 aveva infatti proposto la costruzione di venti monumenti in occasione del Giubileo del 1900 in altrettante località italiane per commemorare i venti secoli trascorsi dalla redenzione: ciascun monumento sarebbe sorto in una diversa regione geografica d'Italia, per cui delle commissioni locali di prelati proposero i siti idonei al Comitato Internazionale Romano.
( Source: Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Monumento_al_Redentore_(Caltanissetta)
